La Strada de la Vena e le antiche Vie del Ferro

Ultima modifica 15 novembre 2023

Erano strade che collegavano i giacimenti ferrosi del Fursil, nel territorio di Colle Santa Lucia, verso nord-ovest con il Castello di Andraz, dove nei pressi della rocca c'era il forno vescovile, e verso sud-est con gli altri forni distribuiti nell'Agordino e nella Val di Zoldo. Nel 1558 il Cardinal Madruzzo realizzò una nuova strada per collegare più rapidamente le miniere ai forni in Val Badia attraverso la Valparola, che divenne anche un'importante via di scambio tra il Tirolo e la Serenissima.

L'itinerario che proponiamo è un tratto della "Strada de la Vena" tra Colle Santa Lucia, dove il ferro veniva estratto e aveva sede l'amministrazione delle miniere, ed il Castello di Andraz.

Vale la pena dedicarvi una giornata, anche i bambini possono percorrerla.

Partendo da Villagrande, sede comunale, ove si consiglia la visita nel centro storico di Casa Chizzali Bonfadini sede dell'Istitut Cultural Ladin Cesa de Jan e della Chiesa di S.ta Lucia in cima al colle, dove si gode un incantevole panorama verso il Pelmo, il Civetta e le vallate limitrofe.

Poco prima del vicino centro abitato di Fossal si imbocca la stretta valle del torrente Pavia dove aveva sede l'ultimo impianto minerario della Valle dell'Agnello gestito dalla Breda fino al 1945, continuando per la strada comunale si raggiunge Costalta, maso isolato ben visibile dal centro del paese, ai cui lati sono riconoscibili vari accessi alle miniere. Risalendo verso Ru, dove ci sono altri due accessi, si incontra il tracciato storico della "Strada de la Vena" che sale a Pianaz, con tracciato più in quota di grande interesse ambientale (ricavato da studi della Soprintendenza di Venezia) percorribile in 5-6 ore e l'antica "Via del Ferro", con tracciato meno in quota, tra boschi e masi, verso Sopradaz, Forcia, Colcuc, Larzonei, Andraz e Cernadoi (secondo le memorie popolari ed altre documentazioni), percorribile anch'essa in 5-6 ore.

Alla stessa quota di Costalta ma sul versante di Posalz, raggiungibile attraversando un sentiero un po' impervio recentemente messo in sicurezza con del cordino d'acciaio, si trova il maso di Troi dove lungo il tratto più orientale della "Strada de la Vena" si possono vedere alcuni reperti delle vecchie miniere e visitare, addentrandosi per qualche decina di metri, un imbocco ristrutturato.

Le strade, usate anche a fini rurali e boschivi, si snodano in un paesaggio tipicamente alpino, con boschi, pascoli e tabià in legno, ma anche piccoli nuclei rurali e prati. Molti sono gli scorci panoramici sulle maestose cime dolomitiche del Pelmo, del Civetta e della Marmolada.

I percorsi si snodano trasversalmente lungo le propaggini del monte Pore, aggirandolo fino a Cernadoi per poi risalire in direzione della Valparola e giungerre al grande masso su cui si erge il Castello di Andraz.


Quanto sono chiare le informazioni su questa pagina?

Grazie, il tuo parere ci aiuterà a migliorare il servizio!

Quali sono stati gli aspetti che hai preferito?
1/2
Dove hai incontrato le maggiori difficoltà?
1/2
Vuoi aggiungere altri dettagli?
2/2
Inserire massimo 200 caratteri
È necessario verificare che tu non sia un robot