La Casa Piazza

Ultima modifica 15 novembre 2023

L'edificio denominato Casa Piazza, sorge lungo la via principale del centro storico di Villagrande, a Colle Santa Lucia, poco avanti dalla ben più famosa Casa Chizzali Bonfadini, ed è riconoscibile da un arco a tutto sesto che permette il sottopasso di una mulattiera.

La storia di questa casa è molto interessante non solo per la sua conformazione planimetrica ma anche perché è stata abitata da una delle famiglie più antiche e in vista della vallata: i nobili Piazza presenti su queste terre sin dal 1300-1400 fino al 1750 circa. Nel 1610 un documento ci parla di una "stuba habitationis de Domenego de Platea", il che ci conferma il fatto che la casa esisteva e che veniva utilizzata anche per scopi di pubblica utilità: riunioni dei gastaldi, scritture di atti legali della chiesa o di privati riguardanti le Regole di Colle o l'andamento delle miniere. E' all'incirca in questo periodo che la parte aggiunta di Casa Piazza diventa anche deposito per il minerale proveniente dalle vicine Miniere del Fursil.

Dal 1615-1620 in poi i membri della famiglia Piazza diventano i cardini della vita politica e commerciale del paese, sono fattori delle Miniere del Fursil per conto del principe-vescovo di Bressanone, nel 1663 Pietro Piazza viene nominato "Conte di Frayeck" e "Capitano di Livinallongo", i documenti reperiti risalenti a quest'epoca portano il sigillo della casata con lo stesso stemma che troviamo nella parete ovest di casa Piazza.

Dai ricordi di paese l'edificio era difeso da inferriate simili a quelle della vicina Casa Chizzali-Bonfadini per la parte antistante la piazza che sono state divelte e vendute. Meglio conservata è forse la facciata a valle, dove esistono ancora due finestre delle cantine che posseggono le originali inferriate montate su stipiti di pietra, tutte le finestre avevano strombature laterali e superiori e riquadrate con spesse cornici a fresco.

Con l'addossamento della nuova ala seicentesca, al corpo cinquecentesco è stato lasciato un varco per permettere il passaggio dalla piazza ai prati a valle, sul fronte principale sono presenti, altri due archi, ora tamponati, di diversa fattura, bordati in pietra grigia e finestre con strombature laterali e superiori e cornici di forma diversa rispetto al retro.

L'ingresso principale e originario dell'abitazione avveniva a quota strada sul lato nord, attraverso un arco bordato in pietra sul quale si trova iscritta la data 1585, che presumibilmente è quella della costruzione.

Tutto il corridoio è voltato a crociera, come il vano scale che sale dal piano scantinato, la cucina era particolarmente spaziosa e dotata di "larin", forno da pane e rudimentale caldaia costituita da un catino in rame poggiante su struttura cubica in muratura e scaldato a legna. Al piano primo, purtroppo modificato, le stanze più significative sono due "stue" servite da un unico focolare posto a cavallo di una parete divisoria.


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